Quest'anno il Polo di Mantenimento dei Mezzi di Telecomunicazione, Elettronici ed Optoelettronici (POLMANTEO) compie 100 anni.

Lunedì 24 settembre 2018 all'interno del POLMANTEO si è tenuta una cerimonia commemorativa presieduta dal Comandante Logistico dell'Esercito Generale De Leverano, alla presenza della Bandiera di Guerra del 44° Battaglione di Sostegno Telecomunicazioni "Penne" di Roma. Alla cerimonia sono intervenuti l'Ordinario militare per l'Italia, Monsignor Santo Marcianò, e alte autorità militari e civili. Presenti anche i Labari dell'Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori e dell'ANUTEI.

Il Comandante Logistico dell'Esercito, nell'ambito del suo discorso, ha evidenziato come all'interno del Polo siano presenti eccellenze che costituiscono un complesso di maestranze tra le più qualificate d'Europa in campo elettronico e optoelettronico e che, come tutti i logisti, non operano sotto le luci della ribalta, non cercano visibilità  e onori ma garantiscono alle unità  dell'intera Forza Armata l'assolvimento al meglio del compito, in patria e all'estero.

Il Generale De Leverano ha poi ringraziato gli uomini e le donne di ogni ordine, ruolo grado e qualifica effettivi al Polo per il fondamentale supporto fornito alle operazioni militari che vedono coinvolta tutta la Forza Armata, vista la strategica importanza dei materiali delle telecomunicazioni, elettronici e optoelettronici e in generale dei sistemi di comando e controllo. Supporto che non viene meno neanche per le operazioni all'estero, grazie alla flessibilità  e alla elevata capacità  di proiezione possedute.

L'evento si è concluso con lo scoprimento di una targa commemorativa e la visita ai reparti e ai laboratori del POLMANTEO.

Il Polo di mantenimento dei mezzi di telecomunicazione, elettronici e optoelettronici, già  Officina di costruzioni radiotelegrafiche ed elettroniche del Genio militare, è stato costituito in Roma nel comprensorio di Viale Angelico nel periodo finale della Grande Guerra di cui quest'anno ricorre il centenario della vittoria. L'Ente, posto alle dipendenze del Comando dei Trasporti e Materiali dell'Esercito, assicura l'efficienza dei materiali di telecomunicazione, elettronici e optoelettronici delle unità  dell'Esercito sia in territorio nazionale che fuori area. Fornisce altresì contributi per la progettazione e realizzazione di soluzioni per esigenze operative successive all'entrata in servizio di mezzi e di materiali in uso alle Forze Armate.

filmato_1    filmato_2    filmato_3

Alcune foto dell'evento

 

Riportiamo alcuni cenni storici (tratti dal sito dell''Esercito Italiano).

La necessità di disporre di un’officina per la realizzazione e la manutenzione dei materiali militari radio ed a filo fu avvertita dal Regio Stato Maggiore nell’ultimo periodo della guerra 1915-1918.
L’officina, dislocata in Roma nel Comprensorio di Viale Angelico, ove tuttora ha la sua sede, fu posta alle dipendenze del 3° Reggimento Genio (telegrafisti) ed assunse la denominazione di Officina di Costruzioni Radiotelegrafiche ed Elettrotecniche del Genio Militare.

Nel primo dopoguerra l’Officina Militare fu incaricata di riordinare, riparare ed ammodernare il materiale esistente, ad onde smorzate (a scintilla), proveniente dalla zona di guerra e successivamente, tra il 1922 ed il 1926 ebbe il compito di studiare nuovi tipi di stazioni militari campali ad onde persistenti. Con Regio Decreto n° 451 del 20 aprile 1920, nel quadro del riordinamento dell’Arma del Genio, l’Officina assunse la denominazione di “Officina Radiotelegrafica ed Elettrotecnica”.

Nel 1927 l’officina venne incorporata nel Servizio Specialisti del Genio per passare poi, nel 1934, alle dipendenze del Servizio Studi ed Esperienze del Genio con denominazione di Officina Militare delle Trasmissioni (O.M.T.).
Tra le due guerre valenti tecnici militari, tra cui l’allora Maggiore Luigi SACCO, impegnati a fianco di scienziati di fama mondiale (quale lo stesso Guglielmo Marconi) promossero lo sviluppo e la produzione di apparati radio a valvole di estrema semplicità di impiego e con prestazioni tecniche elevate.
Fu durante tale periodo che l’O.M.T. diventò una moderna officina di produzione con un’organizzazione idonea a soddisfare le molteplici esigenze di un esercito moderno.

A seguito delle distruzioni operate dalle truppe tedesche in ritirata, l’O.M.T. sospendeva le attività di lavorazione.
Dopo la liberazione veniva avviata la ricostruzione e riprendeva l’attività da parte dell’Ente, dando origine, nel 1946, al 21° Stabilimento Genio Militare, organo esecutivo del servizio Genio per la branca collegamenti con temporanee funzioni anche di centro di elaborazione della tecnica dei collegamenti.

Nel 1949 lo Stabilimento assumeva la denominazione di 21° Stabilimento Collegamenti del Genio Militare.
Successivamente perdeva gran parte delle attività di studio, per lo sviluppo delle quali veniva costituito, con personale, materiali ed infrastrutture dello Stabilimento stesso, il Centro Collegamenti (ex Centro Tecnico Militare delle Trasmissioni) e, nel 1953, assumeva la denominazione di 21° Stabilimento Trasmissioni.

Nel 1967 lo Stabilimento passò alle dipendenze della Direzione Generale Armi Munizioni ed Armamenti Terrestri.
Nel 1978, a seguito della ristrutturazione degli Stabilimenti ed Arsenali Militari a carattere industriale, assunse la denominazione di Stabilimento Militare Materiali delle Trasmissioni.
Nel 1998, per effetto della riorganizzazione degli Enti dell’area tecnico industriale del Min. della Difesa ha assunto l’attuale denominazione di “Polo Di Mantenimento dei Mezzi di Telecomunicazione, Elettronici e Optoelettronici”, transitando quindi dall’Area Industriale della Difesa all’Area Operativa, assumendo la veste di Ente sotto il profilo amministrativo a decorrere dal 1/1/1999 (Decreto Interministeriale 13/07/1998 ), al cui comando sovrintende un Brigadier Generale/Colonnello del Corpo degli Ingegneri, coadiuvato da un Vice Direttore, Dirigente Civile di seconda fascia.

Nel 2001, sempre nell’ambito della ristrutturazione dell’Area Industriale del Ministero della Difesa, venivano assegnate al POLMANTEO anche le competenze nel settore ottico ed optoelettronico non facenti parte integrante di un sistema d’arma, fino a quel momento assegnate allo Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Roma.

Attualmente il Polo dipende dal Comando Logistico dell’Esercito.

Compiti del POLMANTEO:

- assicurare l'efficienza dei materiali di telecomunicazione, elettronici ed optoelettronici della Forza Armata Esercito Italiano;

- supportare le unità operative E.I. in territorio nazionale e fuori area;

- fornire contributi per lo sviluppo di soluzioni per esigenze operative successivamente all'entrata in servizio;

- riparare ,ateriali delle telecomunicazioni, elettronici ed optoelettronici anche di altre FF.AA. e Forze di Polizia.

Attività e Servizi:

- mantenimento sistemi TLC elettronici ed optoelettronici di competenza;

- Ente Tecnico di Forza Armata (SME-L-002)

- progettazione e realizzazione kit installativi di apparati di competenza su veicoli e sistemi tattici terrestri;

- prima introduzione in servizio dei sistemi di competenza;

- servizio di taratura strumenti;

- prove di compatibilità elettromagnetica;

- prove meccaniche e climatiche;

- prove di qualificazione sistemi di visione notturna e diurna;

- progettazione e realizzazione ricambi in materiale plastico (stampante 3D).