Modalità d’invio degli articoli
Gli elaborati di cui si vuole proporre la pubblicazione nella Rivista possono essere inviati:

  • via e-mail, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
  • via posta ordinaria, su CD o DVD, al seguente indirizzo:
A.N.U.T.E.I.
Redazione della rivista L’Elmo di Minerva
viale Pretoriano, 7/D
00185 ROMA

Elementi da fornire alla Rivista per la pubblicazione di un articolo

  • Titolo dell’elaborato;
  • Elenco degli autori, attività svolta, sede di servizio/lavoro e (almeno per l’autore di riferimento) il recapito telefonico e/o e‑mail;
  • Abstract di circa 150 parole al massimo, nella stessa lingua del testo dell'aticolo.
  • Elenco di parole chiave (max 5) nella stessa lingua del testo dell'articolo, per una ricerca futura degli scritti tramite database;
  • Testo dell’articolo;
  • Figure a corredo dell'articolo. Quelle citate nel testo sono obbligatorie, altre immagini potranno essere fornite a corredo per consentire al tipografo di arricchire l'impaginzione;
  • Riferimenti bibliografici (obbligatori quelli citati nel testo);
  • Dichiarazione a firma dell’autore di riferimento (scansione, per gli invii tramite e‑mail) che l’opera è inedita e che sia essa, sia il materiale iconografico a corredo, sono esenti da vincoli editoriali;
  • Curriculum vitae foto (eventuale) degli autori (per chi pubblica sulla Rivista la prima volta);

Formati

  • Testo
    • Sono accettati i seguenti formati: .DOC, .DOCX (MSWinWord), .OTF (applicativi open source come OpenOffice, LibreOffice, ecc.) oppure .RTF (Rich Text Format); se non sono necessarie formattazioni particolari (es. apici, pedici, grassetto, ecc.) anche in testo semplice (.TXT);
    • Le dimensioni ed il tipo di carattere utilizzato non sono vincolanti. Tenere presente che la Rivista impagina secondo un formato al quale gli scritti presentati vengono adattati. Casi particolari circa l’impiego di determinati caratteri all’interno del testo (es. lettere greche o simboli matematici) vanno specificati.
  • Immagini
    • Accettati tutti i seguenti tipi: JPEG, BMP, GIF, PNG, TIFF, WMF, EMF, SVG-
    • Le immagini devono essere fornite separate dal testo (non incollate su documenti quali file di testo, PDF o PowerPoint).
    • Per le immagini in formato raster, la risoluzione minima di ciascuna sarà 300 dpi tnuto conto delle dimensioni a stampa desiderate. L'autore è responsabile delle immagini inaviate come parte del proprio elaborato, per cui, ferma restando la risoluzione minima, la Rivista si riserva di segnalare all'autore quelle immagini che dovessero avere una qualità (definzione) scadente.

  • Prospetti (tabelle)
    • Per i prospetti di struttura semplice, i formati accettati sono i medesimi del testo (come oggetto tabella), Power Point (oggetto tabella), Excel oppure testo allineato tramite tabulazioni.
    • Per prospetti complessi (sfondi variamente colorati, nidificazioni, celle unite, ecc.), considerare l’opportunità di presentarli in formato immagine, con le specifiche di tipo e risoluzione già indicate per queste.
    • I prospetti, come le figure, vanno fornite «fuori testo».
  • Formule matematiche
    • Delle formule particolarmente complesse deve essere fornita la relativa immagine, con risoluzione minima di 300 dpi per la dimensione a stampa desiderata. Tenere presente che l’uso del formato immagine vettoriale oppure di oggetti di tipo “equazione” di WinWord potrebbe dare luogo a risultati inattesi se eventuali caratteri speciali non fossero disponibili presso gli elaboratori della redazione della Rivista.

Nota bene: le figure, i prospetti, o altri eventuali elementi grafici, da fornire file separati, devono essere contrassegnati con il proprio numero d'ordine, necessario quando l'elemento è citato all'interno del testo. Le eventuali didascalie possono essere fornite all'interno del documento di testo principale, oppure organizzate in documento a parte. 

  • Note

    • Le note che corredano un articolo devono essere presentate tenendo conto che la Rivista ne colloca il testo solitamente alla fine dell'articolo, dopo la bibliografia (se presente). Eventuali esigenze particolari di collocazione a piè pagina devono essere formulate espressamente dagli autori. Per ragioni di vincoli d’impaginazione, la Rivista non garantisce comunque a priori l’accoglimento di tali richieste.

Raccomandazioni

  • Acronimi / sigle
    • Per allargare il più possibile la fruibilità degli elaborati, la prima volta che un acronimo compare, è bene renderlo esplicito riportandone il testo per esteso, seguito dalla relativa sigla tra parentesi (tranne che casi largamente noti come ONU, NATO, ecc.). In alternativa, esplicitare l’acronimo in una nota.
    • Riguardo all’uso del maiuscolo e/o dei punti separatori negli acronimi, la tendenza della redazione è di usare il «tutto maiuscolo» senza punti, a meno di indicazioni o casi specifici.
  • Elenchi puntati o numerati
    • L’impaginazione a tre colonne tipicamente adottata dalla Rivista non si presta a questo tipo di strutture. Preferire quindi una successione di periodi separati dalla virgola o dal punto e virgola, ed evitare se possibile gli elenchi puntati/numerati. Questi ultimi, se proprio non possa farsene a meno, vanno posti nella forma trattino(*)/numero+tabulazione, senza indentazione. Esempi:

Informazioni utili

    • L’impaginazione di ciascun elaborato è a cura della redazione della Rivista. Tuttavia gli autori possono fornire indicazioni per particolari esigenze di posizionamento di taluni elementi dell’articolo.
    • Per ragioni di standard qualitativi, la risoluzione delle immagini fornite (se di tipo raster) costituirà vincolo per le dimensioni a stampa; pertanto, assicurarsi che il valore n° pixel orizzontali×risoluzione sia almeno uguale alle dimensioni desiderate. Meglio se superiore.
    • La Rivista applica gli standard tipografici sotto elencati, anche se gli elaborati fossero difformi pertanto si raccomenda agli autori di applicarli comunque. Possono fare eccezione eventuali, e particolari, esigenze segnalate dagli autori:
      • le parole in lingua non italiana (compreso il latino) sono evidenziate in stile corsivo, se in caratteri latini. L’uso delle virgolette va pertanto riservato agli stessi casi in cui esse sono usate nella lingua italiana.
      • le parole in lingua non italiana (compreso il latino) non vengono declinate al plurale secondo le regole della lingua originale, ma usate sempre al singolare. Fanno eccezione quelle parole il cui uso al plurale è ormai invalso nell’uso comune (es: jeans, media).
      • i titoli di opere letterarie, musicali, ecc. sono in carattere corsivo, senza virgolette. L’uso delle maiuscole segue quello della lingua in cui i titoli sono trascritti.
      • le doppie virgolette normalmente impiegate dalla rivista sono i c.d. sergenti («») e, all’interno di queste, le virgolette doppie (“”) e infine quelle semplici (‘’);
      • le citazioni sono formattate, a seconda della lunghezza, o con margine/ interlinea/ carattere più piccolo rispetto al corpo del testo, oppure tra virgolette;
      • i puntini di sospensione sono sempre in numero di tre.