Aereo Piper L18

L’Aviazione Leggera dell’Esercito (A.L.E.) fu costituita nel 1951, ma non venne mai creato un Servizio Tecnico dell’Aviazione dell’Esercito con enti e strutture proprie. Di conseguenza, il Servizio Tecnico della Motorizzazione (S.Te.M.) fornì un contributo fondamentale alla creazione del supporto tecnico-logistico per l’A.L.E., impiegando propri ufficiali con brevetti aeronautici e competenze specifiche.

Fin dalla sua istituzione, l’A.L.E. era composta da personale proveniente da diverse armi dell’Esercito, dal Servizio Automobilistico e dal S.Te.M., ma senza una struttura tecnica dedicata. Anche in seguito, quando i Servizi Tecnici vennero unificati nel Corpo Tecnico dell’Esercito (Co.Tes.), non venne previsto un ruolo specifico per ingegneri aeronautici o elettronici nel supporto dell’A.L.E. Tuttavia, grazie ad accordi interni, ufficiali del S.Te.M. continuarono ad essere assegnati alla manutenzione degli aeromobili, contribuendo allo sviluppo della componente aeronautica dell’Esercito.

Le Origini dell’Aviazione Leggera e il Supporto Tecnico del S.Te.M.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Esercito Italiano ricevette dagli Stati Uniti circa 300 aerei leggeri, utilizzati principalmente per l’osservazione del tiro dell’artiglieria. Il programma di supporto tecnico iniziò con il Military Defence Assistance Plan (MDAP) del 1948, che prevedeva l’invio in Italia degli aerei Piper L-18 e la formazione di piloti e tecnici.

Nel 1950, un primo nucleo di ufficiali italiani venne inviato negli Stati Uniti per addestrarsi come piloti osservatori e tecnici specialisti di aerei. Al loro rientro, questi ufficiali furono assegnati alla Scuola di Artiglieria di Bracciano, dove iniziarono a formare nuovo personale e ad assemblare i primi aerei ricevuti.

Tuttavia, l’Aeronautica Militare (A.M.) si oppose inizialmente alla costituzione di un’Aviazione autonoma per l’Esercito e la Marina, ostacolando l’immatricolazione militare degli aerei leggeri. Per aggirare il problema, lo Stato Maggiore dell’Esercito (S.M.E.) decise di immatricolare gli aerei presso l’Aeroclub d’Italia con sigle civili, affidando la manutenzione agli ufficiali e sottufficiali formati negli Stati Uniti.

La Creazione dei Reparti di Manutenzione e l’Immatricolazione degli Aerei Militari

Dal 1953, i tecnici dell’Esercito iniziarono a conseguire in Italia il brevetto di Meccanico di Aereo Leggero (M.A.L.). Solo nel 1963, l’Aeronautica Militare riconobbe ufficialmente il brevetto di Specialista di Aerei Leggeri, consentendo al personale dell’Esercito di assumere piena responsabilità sulla manutenzione dei propri velivoli.

Per quanto riguarda gli elicotteri, la manutenzione era affidata agli ufficiali e sottufficiali del Servizio Automobilistico, che conseguirono il brevetto di Specialista di Elicottero prima negli Stati Uniti e poi presso la Scuola dell’Aeronautica Militare di Caserta (dal 1955).

Nel 1966, con il passaggio del comando del 1° Reparto Riparazioni Aviazione Leggera Esercito (R.A.L.E.) al maggiore Mario Auricchio del S.Te.M., l’Aeronautica Militare cessò le opposizioni e gli aerei da addestramento Piper L-18 vennero finalmente immatricolati come velivoli militari. Da quel momento, la responsabilità dell’aeronavigabilità dei velivoli passò interamente ai reparti R.A.L.E., che si occuparono anche della manutenzione degli aerei operativi Piper Super Cub L-21A, L-21B, Cessna L-19 e degli elicotteri AB-47.

L’Organizzazione del Supporto Tecnico e l’Evoluzione dell’A.L.E.

Poiché il Servizio Tecnico della Motorizzazione e il Servizio Automobilistico dipendevano entrambi dall’Ispettorato Generale della Motorizzazione, il supporto tecnico dell’A.L.E. fu inizialmente gestito dalla Sezione A.L.E. dell’Ufficio Materiali dell’Ispettorato Generale della Motorizzazione.

Nel 1967, il Centro Studi ed Esperienze della Motorizzazione (C.S.E.M.) creò una Sezione A.L.E., con la responsabilità amministrativa e operativa del Reparto R.A.L.E. di Bracciano. Questo centro forniva supporto tecnico e addestramento agli ufficiali specialisti, offrendo corsi su aerodinamica, tecnica aeronautica e manutenzione dei velivoli.

Dal 1969, venne avviato il 1° Corso Ufficiali Tecnici dell’A.L.E., per garantire un flusso regolare di specialisti in grado di supportare la manutenzione dei nuovi gruppi squadroni. Inoltre, il C.S.E.M. avviò un programma sperimentale che portò, nel 1962, alla modifica di 15 aerei L-21B con motori da 200 HP e strumentazione avanzata, rendendoli idonei al volo notturno e in condizioni di scarsa visibilità.

Tuttavia, a causa della mancata costituzione di un Servizio Tecnico dedicato all’A.L.E., queste sperimentazioni non poterono evolversi ulteriormente, poiché le modifiche aeronautiche dovevano essere certificate dall’Aeronautica Militare.

La Riorganizzazione del Supporto Tecnico negli Anni ‘70 e ‘80

Nel 1969, venne istituito il Comando Materiali A.L.E., che prese in carico la gestione tecnica delle flotte aeromobili e la pianificazione della manutenzione. Questo ente si occupava della logistica, delle infrastrutture aeronautiche e dell’impiego del personale specializzato.

Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70, l’A.L.E. subì un rapido potenziamento con l’introduzione di elicotteri multiruolo AB-205, elicotteri da ricognizione AB-206 e trasporti medi EMB CH-47C. Per gestire questi avanzamenti tecnologici, il Comando Materiali A.L.E. assunse sempre più ufficiali dello S.Te.M. e istituì nuovi Reparti R.A.L.E., rendendoli simili agli stabilimenti della Motorizzazione per capacità amministrativa e operativa.

Elicottero da trasporto CH 47C

Negli anni successivi, la flotta venne ulteriormente ampliata con l’introduzione di:

  • Elicotteri da osservazione A-109
  • Elicotteri da combattimento A-129 “Mangusta”
  • Aerei da collegamento Dornier DO-228 e Piaggio P-180

Il contributo degli ufficiali dello S.Te.M. fu essenziale anche nello sviluppo del programma NH-90, il moderno elicottero da trasporto tattico realizzato in collaborazione con altri Paesi europei attraverso l’agenzia NAHEMA.

Elicottero da attacco A129 ed elicottero da trasporto tattico TTH NH90

Conclusione

L’evoluzione dell’Aviazione Leggera dell’Esercito (oggi AVES) fu resa possibile grazie al costante impegno del Servizio Tecnico della Motorizzazione, che fornì il supporto tecnico-logistico fin dalla creazione della Specialità.

Gli ufficiali del S.Te.M. non solo garantirono la manutenzione e lo sviluppo tecnologico della flotta aeromobile, ma contribuirono a creare una struttura solida e ben organizzata, che ancora oggi caratterizza l’AVES attraverso i quattro Reggimenti di Sostegno AVES e il Reparto Materiali AVES.

Questa integrazione tra competenze aeronautiche e cultura tecnica della Motorizzazione ha permesso all’AVES di crescere e modernizzarsi, affrontando con successo le sfide tecnologiche e operative del XXI secolo.