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DIREZIONE GENERALE DELLA MOTORIZZAZIONE
Caduto in Africa Settentrionale il 3 maggio 1941
Dall'Ordine del Giorno 5.5.1941 del Ministero della Guerra:
« ...valoroso combattente più volte decorato, animatore appassionato di uomini. Lavoratore instancabile. Ha portato nei complessi problemi della Motorizzazione il prezioso contributo della sua competenza tecnica e delle sue felici iniziative ... esempio di elette virtù militari, ha chiuso da soldato e da combattente la sua nobilissima esistenza interamente dedicata al culto della Patria».
Carlo Arnione, figlio di Bernardo e Giuseppina Piolatto, nacque a Torino il 29 settembre 1896. Sposò, previa autorizzazione sovrana del 16 giugno 1919, Amalia Piolatto a Vische il 27 settembre 1919, ed ebbe una figlia, Vera, nata il14 luglio 1926.
Entrato nell'Accademia Militare il 5 novembre 1914, fu nominato Sottotenente del Genio il 30 maggio 1915 e inviato subito al fronte inquadrato nella 17a compagnia del 1° Reggimento Genio zappatori.
Fu promosso Tenente il 21maggio 1916 e Capitano il 17 marzo 1918.
Durante la guerra fu più volte ferito, due volte fu decorato di medaglia di Bronzo ed una volta encomiato con le seguenti motivazioni:
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
«Quale comandante di un reparto incaricato di rafforzare una posizione subito dopo l'avvenuta occupazione della stessa da parte delle nostre truppe, dava esempio di grande ardimento. Fatto segno a violento fuoco nemico e rimasto anche contuso da una scheggia di granata continuava a dirigere i lavori portandoli poi a termine con vera intelligenza e sangue freddo. Cima Lana notte 18.4.1916 . (D.L. 29 ottobre 1916)».
Encomio
«Comandante di una Compagnia Zappatori del Genio, seguiva l'azione delle truppe operanti sul Podgora ed all'Isonzo nelle giornate dal 7 all'8 agosto, contribuendo efficacemente ai lavori di rafforzamento delle posizioni e ad incitare in modo energico i militari di altri reparti combattenti, rimasti senza ufficiali, a compiere il loro dovere. Dimostrò il maggiore interessamento ed entusiasmo alla riuscita dell'azione e sereno sprezzo del pericolo. Podgora. Isonzo. 7 8 agosto 1916 (ordine permanente N° 161/ barra 8 del Comando del Corpo d'Armata in data 10.09.1916 ».
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
«Nell'inondazione prodotta dallo straripamento del Torre la notte del 19 settembre 1916, dando caro esempio di coraggio e di abnegazione, si gettava più volte a nuoto nelle acque impetuose e dopo lungo e pericoloso lavoro, riusciva coadiuvato dai dipendenti a salvare 6 cannonieri rimasti isolati e circondati dalle acque crescenti. Villese (Connons) 17.9.916. (D.L. 3 febbraio 1918)».
Nel 1919 fece parte della commissione ministeriale di alienazione del materiale di guerra e il 10 luglio 1920 fu trasferito al Deposito Zappatori e Telegrafisti.
Prestò poi servizio nella Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Modena e nel 1° e 2° Rgt. Genio e nell'Accademia Militare di Artiglieria e Genio.
Il 16 febbraio 1928 fu assegnato all'Ispettorato tecnico automobilistico e l'anno successivo fu promosso maggiore. Il 24 novembre1930 si laureò in ingegneria civile presso il R°. Istituto Superiore di Ingegneria in Torino, ma già 1'8 agosto 1930 era stato assegnato al Servizio Tecnico Automobilistico e trasferito all'Officina Automobilistica del RE. e incaricato dell'insegnamento di Costruzioni automobilistiche al Corso Superiore Tecnico di Artiglieria. Fu promosso Tenente Colonnello nel 1934 e dal 23 febbraio 1936 fu assegnato all'Ufficio Autonomo Approvvigionamenti Automobilistici del RE (UAAARE). Il 1° novembre 1938 venne incaricato delle funzioni di direttore dell'Officina Automobilistica del R.E.
Infine, il 1° gennaio del 1940, fu nominato Direttore generale della Motorizzazione del Ministero della Difesa a seguito della promozione a Colonnello per meriti eccezionali:
«Ufficiale di vasta cultura tecnica e scientifica, emerse per eccezionali doti di animatore ed educatore.
Valoroso combattente, più volte decorato al valore, con costante dedizione ha. reso opera preziosa a vantaggio dell'esercito» .
Recatosi in zona di guerra per motivi ispettivi, il 24 gennaio 1941 fu vittima di un grave incidente automobilistico, riportando una serie di ferite e contusioni in tutto il corpo.
Alla fine di un'altra missione in Libia, il 3 maggio 1941, il Colonnello S.Te.M. Carlo Arnione morì a seguito dell'abbattimento dell'areo che lo riportava in Patria dopo l'ispezione tecnica alla motorizzazione dei mezzi corazzati utilizzati dalla F.A. in combattimento. La sua relazione andò perduta, ma traccia del suo lavoro fu testimoniato e riportato nel resoconto del Gen. S.T.A.M. Luigi Sarracino che fu in condizione di illustrare le osservazioni del Col. Carlo Arnione, avendo partecipato con lui alle ispezioni ad Agedabia, a 40 km sulla via Balbia, al bivio Magrum e su piste interne del primo gradino del Gebel sulla via di El-Abiar.
(Da ALBO D'ONORE dei caduti in guerra per cause di guerra o sul lavoro dell'area tecnico-industrilae dell'Esercito - Edito da ANUTEI - 2024)