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di Valerio Ferrara
Ho deciso di affidare all"'Elmo di Minerva" un ricordo della stagione certamente più intensa dell'esperienza professionale di mio padre, ossia quella in cui ha operato quale Direttore dello Stabilimento Militare Propellenti di Fontana Liri. Questa sua esperienza è infatti una storia di successo, che dimostra concretamente come sia stato possibile, nell'arco di pochi anni, trasformare un sito industriale demaniale, in un'industria di successo e di elevato contenuto tecnologico, nell'ambito della produzione di propellenti, per uso militare e civile. E mi fa davvero piacere sottolineare come questa storia di successo sia legata per lo più a luoghi e persone dell'Italia centro - meridionale, a testimonianza di come sia possibile raggiungere risultati di eccellenza, anche in un angolo rurale di questa parte d'Italia. Nel corso della sua prima esperienza da Direttore (1983 -1987), mio padre si trovò di fronte una struttura che appariva destinata ad una celere chiusura, creando una criticità occupazionale per la sua forza lavoro, composta allora da circa 700 maestranze, oltre al personale impiegatizio civile e militare. A seguito di quasi un quadriennio di direzione, mio padre lasciò uno stabilimento, profondamente rinnovato nel suo sito produttivo, nella sua struttura e finanche nel suo nome. La poco felice denominazione "Stabilimento Militare Munizionamento Terrestre - Sezione Staccata - Divisione Propellenti" fu infatti sostituita dalla ben più consona denominazione "Stabilimento Militare Propellenti", che venne anche accompagnata dal nuovo emblema dello stabilimento (ossia la Balestra) e dalla realizzazione, all'interno della struttura industriale, di un Centro Congressi Polifunzionale, lì dove in precedenza vi erano magazzini, ormai in disuso.
Tuttavia, il fiore all'occhiello del lavoro di quegli anni di direzione fu la progettazione e l'avvio della realizzazione dell'impianto per la produzione di polveri sferiche, che, unitamente alla riattivazione ed al rinnovo dell'intero sito produttivo, consentì allo stabilimento, non solo di scongiurare la chiusura, ma anche di divenire un sito produttivo di riferimento, nel suo specif ico ambito. Pur avendo cambiato incarico all'interno della Forza Armata, mio padre rimase Direttore di Progetto di tale impianto, fino all'inaugurazione dello stesso. Le innovazioni legate a questo impianto, progettato e realizzato nell'ambito di una partnership internazionale con la spagnola Empresa Nacional Santa Barbara, erano legate:
Al tipo di prodotto realizzato, ossia le polveri sferiche, che sono caratterizzate da un'innovativa tecnologia di fabbricazione, la quale consente di realizzare un prodotto di alta qualità.
Ai contenuti tecnologici dell'impianto stesso, strettamente connessi con un ciclo produttivo altamente automatizzato, che era così all'avanguardia, anche in relazione a tematiche tutt'ora attuali quali la sicurezza sul lavoro, da consentire all'impianto stesso di continuare la sua attività produttiva, fino ai giorni nostri.
L'inaugurazione dell'impianto di Fontana Liri ebbe una notevole risonanza, tanto che il Re di Spagna Juan Carlos concesse la Croce dell'Ordine al Merito Militare, a mio padre ed agli ufficiali del Corpo, che ne avevano seguito la progettazione e la realizzazione. Tale onorificenza viene "concessa a chi, con coraggio, si sia distinto particolarmente con fatti e servizi eccezionali, durante il servizio militare ordinario". In generale, il credo di mio padre era quello di riattivare e mettere
al passo coi tempi e col mercato, l'intera struttura produttiva dello stabilimento; finanche la centrale idroelettrica interna fu totalmente rinnovata, anche con l'installazione di nuove turbine, permettendo non solo allo stabilimento di autoalimentarsi, ma anche di vendere ad ENEL il surplus di energia prodotta, ed il poligono per il "tiro a cannone" fu riattivato, dopo svariati anni di inoperatività .
Vorrei infine ricordare quanto a mio padre stesse a cuore anche il paese di Fontana Liri, che appariva ai suoi occhi come la casa dello Stabilimento. Si fece quindi fra i promotori della risistemazione della piazza antistante lo stabilimento (Piazza Trento) e del completo rifacimento della chiesa parrocchiale di Fontana Liri Inferiore (Santa Barbara), che fu demolita e ricostruita ex novo.
Nel 1991, dopo alcuni anni dal termine del primo mandato di direzione, l'Amministrazione della Difesa decise di richiamare mio padre alla direzione dello stabilimento, evento mai avvenuto prima, in circa un secolo di vita dell'opificio. Con la stessa energia del primo periodo di direzione, mio padre mise nuovamente in moto a pieno regime la macchina produttiva dello stabilimento, permettendo così al sito industriale di ricollocarsi in una posizione di leadership, nel suo ambito produttivo.
A testimonianza della gratitudine e dell'affetto dell'intero paese di Fontana Liri, nel 1993 fu deliberato dal Consiglio Comunale di concedere a mio padre la cittadinanza onoraria.
Mi fa piacere sottolineare che questo riconoscimento del paese di Fontana Liri fu forse quello che mio padre apprezzò maggiormente, nel corso del suo intero percorso professionale, anche perché fu associato alla celebrazione del centenario dello stabilimento, nel corso di una giornata di grande festa popolare per l'intero paese di Fontana Liri, nella quale la scultura "Il Guerriero" di Umberto Mastroianni, celebre artista di origine fontanese, venne collocata in Piazza Trento, ed il suo autore venne insignito della cittadinanza onoraria di Fontana Liri. L'ultima parentesi legata allo stabilimento è quella che vede mio padre all'inizio degli anni 2000 richiamato in servizio presso l'Agenzia Industrie Difesa (AIO), che era stata costituita, al fine di gestire in modo unitario le unità produttive e industriali del Ministero della Difesa, tra cui, appunto, lo Stabilimento Militare Propellenti. Durante quegli anni lo stabilimento si trovava nuovamente in una situazione di difficoltà produttiva ed occupazionale. Pertanto, tramite l'agenzia, mio padre contribuì ad alcune collaborazioni industriali (su tutte, ricordo quella con la Baschieri&Pellagri S.p.A.), che hanno consentito allo stabilimento di mitigare la situazione di difficoltà in cui versava. Nell'ambito di tali collaborazioni, si impegnò anche nella concezione di un nuovo prodotto, che fu ideato, in relazione alle capacità produttive dello stabilimento, alla sicurezza di fabbricazione e stoccaggio ed al suo utilizzo sul mercato, principalmente di tipo civile. Questa creazione fu quindi l'ultima testimonianza, in ordine cronologico, di come mio padre intendesse lo stabilimento, quale sito produttivo, attivo a tutto tondo nel suo ambito, senza rimanere confinato in un perimetro strettamente militare. Non vorrei tediare oltre con questi miei ricordi, la cui intenzione è solo quella di dare un segno tangibile di quanto mio padre abbia svolto con passione e professionalità una missione, che appariva avere scarse possibilità di successo, legando a questa realtà industriale la sua più brillante esperienza professionale, ma anche un'intensa esperienza umana, fatta di grandi legami con coloro che gli erano accanto in quella sua personalissima sfida, con una particolare predilezione per chi nello stabilimento metteva mente, braccia, lavoro e passione .
Desidero quindi cogliere l'occasione di tale ricordo, per rinnovare il mio più sentito ringrazia mento, nei confronti dell'intero paese di Fontana Liri, per le numerose e calorose dimostrazioni di affetto, che mia sorella Monica ed io abbiamo ricevuto, in occasione del triste evento della scomparsa di nostro padre. Mi permetto infine di rivolgere una particolare menzione per le commemorazioni, effettuate dal Consiglio Comunale di Fontana Liri e dal Centro Studi Ricerche e Documentazione Marcello Mastroianni.
(tratto da NVS n.1/2019 dell'Elmo di Minerva)