Il mio primo incontro con Antonio, presso l 'allora CENTECHIFIS di Civitavecchia, fu duro e severo, sconcertante quasi, ma progressivamente ne scoprii la sorprendente umanità. Accompagnò come un · vero maestro i miei primi giorni nel laboratorio della Sezione di chimica e biologia, grazie alla sua conoscenza profonda degli aggressivi da guerra. E anche durante i momenti di maggiore sconforto, non risparmiò mai un consiglio, un suggerimento, un bonario rimprovero. Antonio era uno di quelli che non si arrendeva, non indietreggiava mai nemmeno davanti al nemico più temibile.
Ci ritrovammo anni dopo, in DGAT, e riscoprii il suo entusiasmo: ricordo le interminabili e splendide conversazioni sui progetti di ricerca, sulle proprietà degli aggressivi chimici, sulle tecniche analitiche migliori da usare per identificare i nervini con la spettrometria di massa . . .
Ricordo i suoi occhi brillare di un'arcana speranza, quando affrontò il primo trapianto. Ricordo il suo sguardo, cupo ma luminoso al tempo stesso, profonda notte e solare vulcano; mai banale, sempre agli estremi. Come la sua terra, la Sicilia, il cui dialetto affiorava a tratti sulla sua bocca come magma in risalita dall'anima, quando metteva a nudo il suo cuore.
Antonio non era facile, per questo ne ero affascinato. Non fu mai amico nel più schietto senso della parola, ma fu uomo come non pochi, con le sue altezze e i suoi abissi. E questo bastava a fame un grande, tra noi. Grazie, Antonio.
Ten. Col. ing. Vinicio PASQUALI
Il Ten. Col. ing. Antonio Fusco ci ha lasciati il 16 marzo 2011, all’'età di 48 anni. [N d.R]
(da NVS n.1-2 / 2012 pag.19)