Ho conosciuto il Gen. Marino MARZANO nel lontano 1980, appena terminato il Corso Superiore di Optoelettronica, che lui aveva frequentato prima di me.
Essendo nella stessa area specialistica dell'allora Servizio Tecnico d 'Artiglieria, le nostre strade professionali ed umane si sono incrociate molto spesso nel corso degli anni.
Quando lo incontrai per la prima volta, l'impressione che ebbi fu quella di una persona apparentemente severa, che esprimeva giudizi sinceri, a volte critici, senza però mai essere impietosi.
La scorza burbera, però, nascondeva un animo sensibile e buono permeato da sentimenti nobili e da un sincero amore per la verità e la coerenza.
Le stesse qualità trasferite nel campo professionale portavano sempre a giudizi netti, chiari e trasparenti, dove non c'era spazio per l'ambiguità, il compromesso, il «SÌ ... ma», che cerca di coniugare, a volte, una cosa con il suo contrario, non privilegiando la comprensibilità ma la doppiezza.
Tutto ciò che si discostava dalla sincerità, dalla verità e dalla coerenza di vita e di comportamento era lontano dal suo intimo sentire e dalla sua natura sempre autentica non incline al compromesso, specialmente se questo fosse a scapito della verità o dell’Istituzione.
Abbiamo sempre collaborato, in incarichi diversi, in quella maniera schietta e sincera, che viene naturale tra persone con un comune sentire.
Grande esempio, per i colleghi più giovani, di coerenza, lealtà e dedizione assoluta, in un mondo che egli ha amato coniugando il suo essere il confidente, l'accompagnatore anche spirituale, il maestro di vita, il suggeritore di buone intenzioni.
Questa vicinanza che egli mantenne con noi è la stessa che assicurò ai suoi familiari. La sua fede, nell'ultimo periodo, sottoposta a dura prova, fu per tutti la testimonianza della concretezza del suo filiale, assoluto, affidarsi al Signore.
La sua scomparsa è stata una perdita che ho sentito moltissimo, perché ha privato me e il Corpo Ingegneri di un collega che è sempre stato un punto di riferimento per i colleghi e per generazioni di giovani ufficiali, per le sue qualità umane e professionali.
Addio caro Marino, che tu possa riposare in pace, nel ricordo imperituro di quanti ti amarono e ti stimarono per la tua schiettezza e la tua coerenza.
Gen. Luigi di RA USO
(da NVS n.1-2 / 2012 pag.18)