Ho conosciuto Giulio MAZZETTI nel lontano inverno del 1944. Era mio vicino al bancone da "fabbro apprendista" nella UMSCHULUMSWERKE di Altona (Amburgo). Eravamo infatti capitati nello stesso gruppo di forzati al lavoro che, dopo il rifiuto di collaborare, erano stati affidati per la rieducazione agli operatori dell'Organizzazione TOD (fascia rossa con croce uncinata al braccio e pistola alla cintola).
Nato a Napoli il 25 settembre 1918 il mio "coapprendista fabbro" aveva frequentato il 118° Corso della R. Accademia di Artiglieria e Genio, capocorso Eugenio Rambaldi, ed il successivo biennio di Scuola di Applicazione in Torino, dal novembre del 1936 al giugno del 1940. Tenente di Art in s.p.e. pronto per l'uso, cioè per la guerra quasi contemporaneamente scoppiata, venne assegnato al 113° Gruppo da 149/19 dell’8° Rgt. Art. di C.d ' A. del quale segui le sorti, prima sul fronte francese e poi, in appoggio alla Div. Alpina Julia, sul fronte Albano-Greco-Jugoslavo .
Qui il Tenente e poi Capitano Giulio MAZZETTI , comandante della 2° batteria del Gruppo, spese generosamente le sue giovanili energie nella dolorosa vicenda bellica che ci è ricordata attraverso i nomi del fiume Vojussa e della quota Monastir.
Sorpreso dall'armistizio con la sua batteria in Grecia, venne catturato dai tedeschi ed internato prima in Polonia e poi in Germania ove restò fino alla fine del conflitto. Rimpatriato nell'agosto del 1945 ricevette assieme a me, appena sbarcato dal carro bestiame a Pescantina di Verona, l 'equo compenso di una mela e 500 lire in contanti!
Nel 1947 partecipò al 1° Corso Superiore Tecnico della Motorizzazione, transitò in S.Te.M. e nell’ambito di tale Servizio, proseguì la sua carriera presso l'allora Centro Studi ed Esperienze della Motorizzazione e svolse una intensa attività di studio e di ricerca, particolarmente nel settore dei combustibili e dei lubrificanti per l 'autotrazione ed in quello delle vernici per gli autoveicoli militari. Ne fanno fede i titoli del progetto redatto nel grado di maggiore ai fini dell'avanzamento "Indagini sulle caratteristiche degli smalti per autoveicoli militari, rispondenza ed interpretazione dei risultati di laboratorio" nonché di numerosi altri elaborati. Particolarmente meritoria a tal proposito l'azione svolta per il perfezionamento del laboratorio chimico specializzato del CSEM/CETEM, ereditato da CEPOLISPE , che può oggi mettere a disposizione del Corpo degli Ingegneri Militari apparati e mezzi dì indagine di alto livello, messi a punto anche grazie all'opera svolta dall'allora Maggiore e poi Ten. Colonnello Giulio Mazzetti. Svolse anche attività di insegnamento di grande rilievo come docente di "Materie di consumo per l'autotrazione" in seno ai corsi di specializzazione.
Vice Direttore dell'OARE di Bologna nel biennio 1958/1960, diresse poi magistralmente, data la sua profonda conoscenza della Legge sulla Contabilità Generale dello Stato, il CAARE di Torino dal 1963 al 1965.
Vorrei ancora ricordare che, Magg. Generale nel 1979 e Ten. Generale in ausiliaria nel 1980, condusse numerose importanti attività collaterali come ad es. quella ispettiva sugli stabilimenti della Motorizzazione Militare, presso il Ministero degli Interni, quale membro permanente in seno alla Commissione Unica per le Forniture alle Forze di Polizia e quella di Revisore dei Conti presso l'ANUTEL
Dottore in Scienze Strategiche e abilitato all'esercizio della professione di Ingegnere, il Generale Giulio Mazzetti lascia in me ed in tutti coloro, tantissimi, che lo hanno conosciuto ed apprezzato il più sincero rimpianto. Un bravo Soldato quindi, un Ufficiale Tecnico di grande rilievo, un professionista valido e onesto che nella sua vita ha saputo crearsi tra l'altro una bella famiglia, di quelle "vere".
Ci ha lasciato il 5 Ottobre 2007. Lo ricorderemo sempre con grande ammirazione ed affetto, assieme alla moglie, Signora Luisa ed al figlio Carlo, anch'egli Ingegnere, Ufficiale di Complemento del S.Te.M. e Socio ANUTEI.
''NdR - La ANUTEI ricorda riconoscente il Socio benemerito Gen. Giulio MAZZETTI, per lunghi anni Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti".
Valentino ROMANO
(da NVS n.1/2008 pag.14)