Luigi Giovenali
Ten.Gen. Luigi Giovenali

di Gen. Fernando Ferretti

Il generale Luigi Giovenali era il nostro Capo Corso. Un grande Capo Corso. Titolo che gli era stato attribuito in quanto il migliore negli studi  in  Accademia,  primo  fra  oltre 400 allievi, ma soprattutto titolo che si era conquistato sul campo, per essere stato un vero condottiero nell'ottenere una totale coesione e amicizia nell'ambito della nostra bella compagine militare. Lui era il 12° Corso. E' stato la nostra guida morale, il nostro punto di riferimento irrinunciabile, nonché in tutti questi anni il nostro prestigioso ed appassionato rappresentante, ruolo che ha saputo interpretare con grande capacità e intelligenza.

Al fine  di  poter  meglio  mantenere  saldi i vincoli di amicizia nati  fra  noi  durante gli anni di Accademia egli ha fortemente voluto il formarsi di un'Associazione ad hoc, l'Associazione del 12° Corso, prima del genere fra i Corsi dell'Accademia. Attraverso questa Associazione Gigi Giovenali ha creato quel meccanismo che ha coinvolto tutti gli ex allievi, in un clima di forte solidarietà e amicizia.

Ed in questo legame è stato sempre attento nel coinvolgere le nostre famiglie, che da sempre hanno fatto parte a pieno titolo della nostra  comunità  resa  per  questo ancor più  solida. Gigi, in sintesi,  viveva  di valori,  ed ha  messo le sue grandi capacità  intellettive  e di cuore a disposizione del suo Corso. Luigi Giovenali è entrato in Accademia il 1° ottobre 1955, circa 62 anni fa, insieme a tutti noi. Come detto, è uscito primo del Corso ed è stato assegnato, su sua richiesta, all'Arma delle Trasmissioni. Qualche anno dopo, considerata la sua forte propensione            per      gli aspetti tecnici dello strumento militare, è transitato nel Corpo Tecnico dell'Esercito. In tale veste ha svolto la sua funzione con grande prestigio, tanto da raggiungere i massimi livelli, contribuendo in modo sostanziale all'aggiornamento della dottrina ed al miglioramento dello strumento  operativo,  ed operando  con una visione moderna dei vari aspetti. Ha ottenuto in tal  senso ampi riconoscimenti  dando nel contempo ampio lustro al Corpo. E tutto ciò, come  detto,  sapendo  sempre coordinare i  suoi  impegni  di grande responsabilità  nell'ambito del Corpo Tecnico con quelli di Capo del 12° Corso. Noi  tutti  oggi ci sentiamo  orfani. Noi tutti oggi lo piangiamo.  Io e l'amico Michele Ianne siamo stati gli ultimi del Corso a vederlo vivo,  giovedì  scorso,  due  giorni  prima che ci lasciasse. Apparentemente non reagiva ai nostri discorsi. Ma gli occhi gli si illuminavano e lo sguardo si ravvivava quando gli parlavamo del Corso, dei comuni amici che lo salutavano, del prossimo sessantennale della stelletta. Ci capiva. E al momento del nostro addio, lui che non parlava, ha pronunciato ben udibile l'unica parola dell'incontro: ciao. Sapeva di non vederci più e ci piace pensare che sia spirato con nel cuore l’eco del suo Corso. Ma Gigi non è sparito. E' solo invisibile. Lui continuerà ad essere presente in mezzo a noi. Alcuni morti non lasciano vuoti. Gigi non lascia vuoti. In chi rimane, per i suoi cari e per noi, suoi amici, lascia la pienezza della sua vita, la sua vitalità e le sue realizzazioni. E poi lascia l'esempio di un uomo vero, che ha affrontato la vita con amore, volontà e tenacia. E lascia in noi tutti il suo ricordo indelebile, il ricordo di un amico che ha saputo creare un gruppo di amici, con la sua intelligenza e le sue doti umane.

Il 12° Corso, tutto unito, presenta le armi al suo campione e gli rende onore. Sappiamo che da lassù ci guarda per asciugare con i suoi occhi brillanti le nostre lacrime. E continuerà a guidarci come ha fatto con tanta passione in vita. Noi a nostra volta promettiamo che il 12 Corso proseguirà, unito, ad esistere ed a onorarlo. Alla moglie Emilia e ai suoi parenti, in particola re Massimo e Lauretta, non possiamo dare parole di consolazione. Possiamo solo dire che tutto un Corso li abbraccia con tanto affetto. Siate tutti orgogliosi di lui. E voglio concludere con quanto ha scritto un nostro collega, Franco Preite, nel suo messaggio  di condoglianze: "da lassù, alla testa della schiera dei nostri compagni di Accademia andati avanti, vigila sui dodecadetti qui rimasti e voi tutti aspettateci nel cortile d'onore dell'Aldilà" Ciao Gigi. Riposa in pace. Ci rivedremo e faremo tutti uniti, sotto la tua guida, un'ultima, interminabile riunione di Corso.

Gen. Fernando Ferretti

 

 

Il Ten. Gen. Luigi GIOVENALI è stato Socio dell'ANUTEI dal 28/10/1990, cioè fin dalla sua fondazione, ed è stato Presidente dal 2006 al 2011. Durante il suo mandato ha gestito importanti Convegni sulla Simulazione a Civitavecchia, sul CATRIN a Roma e sulla Force Protection a La Spezia. Ha anche condotto le celebrazioni del  'Ventennale  dell'A NUTEI'  nel  2009. Per la sua brillante attività è stato infine nominato Presidente onorario. Con infinita tristezza abbiamo appreso che è venuto a mancare l'11 marzo 2017.

Tutti i soci dell'ANUTEI ricordano il loro Presidente e si stringono al dolore della famiglia a cui formulano le più sentite condoglianze.

 

(Da TCV n.2 / 2017 pag 124)